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domenica 14 settembre 2008

Il luogo delle emozioni


AGRITURISMI VERI E FALSI
Ho trascorso alcuni giorni di agosto, con le mie figlie e i miei nipotini, in un agriturismo del Casentino. Un agriturismo di quelli veri, legati all’attività agricola, non uno dei tanti “abusivi” che da un pezzo stanno nascendo come funghi.
Intendiamoci, non ho nulla contro le strutture in campagna o montagna che fanno “turismo verde”: anzi, sono realtà importanti, per la nostra economia e per chi nelle nostre terre cerca ospitalità ed esperienze di soggiorno fuori dalle grandi città d'arte.
Però gli agriturismi sono una cosa ben precisa e ben definita dalla legge regionale. La stessa legge che impone alle amministrazioni comunali di vigilare, controllare e nel caso sanzionare. E va fatto tutto questo, va fatto perché altrimenti le attività abusive continueranno ad allargarsi a macchia d'olio e a pagarne le conseguenze saranno proprio gli autentici agriturismi.
Dico tutto questo perché mi ritengo un po’ responsabile degli agriturismi toscani: diversi anni fa, come assessore all’agricoltura della Toscana, sono stato proprio io a proporre la legge che ne regola l'attività.
Siamo onesti: negli ultimi anni sono proliferati i casolari o le ville in campagna dove si affittano appartamenti con piscina. E va bene. Il guaio è che su Internet o sui cartelli stradali viene indicato un agriturismo dove un agriturismo non c'è e non ci può essere.
Spesso il proprietario non lo si incontra neanche, figuriamoci mangiarci assieme i prodotti tipici dell’azienda. Di animali da cortile e nella stalla neanche l’ombra. Altro che verdure nell’orto, carne del loro maiale, vino delle loro vigne o formaggio delle loro vacche!
Insisto nel dire: ben vengano le varie forme di turismo rurale, non solo la ricettività alberghiera ma anche quella extra alberghiera, come le case per ferie, gli affittacamere, gli ostelli, i rifugi, i bed and breakfast e lr residenze d’epoca. Gli agriturismi però sono, e devono restare, un’altra cosa.
Come si riconosce un agriturismo autentico?
Un po’ possono aiutare le “certificazioni” e le tariffe economiche ma fondamentale rimane il “fattore umano” , una qualità difficile da certificare ma che è sempre possibile riconoscere.
Ad Arezzo, per esempio, si tiene ormai da diversi anni un salone nazionale sull’agriturismo: una buona occasione per prendere contatto con le aziende agricole e gli agricoltori che ospitano veri agriturismi.
Quanto alla Provincia, ma anche al comune di Arezzo, che molto hanno già fatto in questi anni, dovrebbero oggi perseguire una linea di maggiore tutela dell’agriturismo. Con una consapevolezza: che gli agricoltori che operano in attività agrituristiche rappresentano una vetrina diffusa sul territorio in cui fa bella mostra la qualità dell’ambiente e dei nostri prodotti agricoli.
Tutti coloro che vivono in questa regione e amano il paesaggio e la bellezza dei territori rurali dovrebbero essere loro riconoscenti.
La nostra provincia rappresenta una delle mete turistiche più ambite e sta crescendo la domanda di coloro che amano riscoprire la cultura, la civiltà contadina e le tradizioni delle nostre vallate. Una domanda che negli ultimi anni è cresciuta fino a livelli difficilmente immaginabili. Ed è positivo che l’agriturismo rappresenti ormai una scelta che si integra perfettamente con il turismo culturale alle città d’arte. Non è raro che i visitatori dei nostri bellissimi centri storici e dei nostri musei siano ospitati negli agriturismi delle nostre campagne.
Però bisogna ancora lavorare, bisogna ancora crescere per far avvicinare di più e meglio il nostro mondo rurale al turista. A quel turista che vuole capire il profondo legame del nostro patrimonio enogastronomico con la terra e il territorio che lo produce, che ama la cultura di una terra antica, che vuole portarsi via con sé il ricordo di un paesaggio unico, costruito dalla mano dell’uomo nel corso di tanti secoli.
Una passeggiata fino a quel vecchio borgo, una corsa a cavallo, un attimo di stupore all’interno di una chiesa o di un museo, un pranzo ricco di risate e cose buone.
Puoi passeggiare lungo bianche poderali di campagna, costeggiare in bicicletta vigneti e uliveti, frequentare corsi di cucina, andar per cantine lungo le Strade del Vino, ascoltare un concerto in una pieve.
Ecco questo è l’agriturismo, il luogo delle emozioni.
(tito barbini- corriere di arezzo- sabato 13 settembre)

3 commenti:

  1. Purtroppo ora si tende ad usare una sola parola per definire tante cose diverse, svuotando la parola stessa del suo vero significato.
    Così si leva alle persone la possibilità di scegliere quello che veramente desiderano: ho provato a cercare su internet la parola "agriturismo in Toscana". E venuto fuori di tutto, ma è molto difficile fra tutte le proposte capire quale è "vera" e quale no.
    Seguendo le tue indicazioni ho ridotto un po' la scelta, ma bisogna essere veramente attenti e soprattutto sapere bene quello che va cercato..
    Come al solito viene fatto di tutt'un'erba un fascio e si perde quello che è davvero "unico"...
    Fausta

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  2. Concordo pienamente con nonnatuttua. Per scegliere dobbiamo avere dei criteri, e ringrazio Tito per averli espressi con chiarezza. Dopo bisogna verificare di persona se ciò che viene proposto-promesso su carta o su web corrisponde alla realtà.
    L'attrattiva di vacanze natura è forte..!Titti

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  3. Per motivi di lavoro siamo a strettissimo contatto con un agriturismo vicino alla mia città, un agriturismo VERO!!! Ci sono animali da cortile e anche mucche e tori, una vigna che produce dell'ottimo vino biologico e un orto maestoso che offre la materia prima per l'ottima cucina che offrono... Magari gli agriturismo fossero sempre così! I proprietari ti accolgono con ancora le scarpe piene di fango e la maglia sporca di mosto e ti offrono quello che hanno in uno spirito di grande semplicità. In questo agriturismo i miei figli hanno visto nascere un agnellino, hanno raccolto i pomodori e le uova del pollaio e hanno visto crescere un asinello a cui hanno pure dato il nome!!!
    Meraviglioso!!!
    Un abbraccio
    Francesca

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