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giovedì 4 settembre 2008

L'albergo delle donne tristi


Se un giorno vi capitasse di andare in Cile fate un salto all'Isola di Chiloè.

Non sono,anche se lo vorrei tanto,un viaggiatore letterario , come amano definirsi Bruce Chatwin e Paul Theroux negli appunti di "Ritorno in Patagonia".
Ma sento anchio lo stimolante invito di un posto che mi racconta un libro che ho amato.
Cosi è in questi miei viaggi in America Latina, con i racconti e i romanzi di Melville,Chatwuin,Sepulveda o le poesie di Neruda.

Il romanzo di Marcela Serrano "L'albergo delle donne tristi" è un amore recente ma essenziale al mio arrivo nell'isola di Chiloe':

" l'amore è diventato un oggetto sfuggente, è l'ultimo pensiero di Floreana davanti alla scritta " benvenuti a Chiloe'.
Lo sgangherato pulmann entra in paese e Floreana guarda fuori dal finestrino,incantata dalla brillantezza dell'azzurro : si era completamente dimenticata del cielo.Scende e si sgranchisce le gambe. Sente addosso tutto il peso del viaggio, sommato al rollio del traghetto che collega Puerto Montt all'isola e all'infinita' di stradine sterrate percorse dalla corriera per raggiungere il paese in cui si trova l'albergo.
Si sente riconoscente verso la brezza leggera che le soffia via la stanchezza dal viso e pensa a quanto le sarebbe piaciuto potersi sentire sempre cosi.
Poter essere leggera."

Sono sceso anch'io dal traghetto come Floriana , la protagonista del romanzo di Marcela L'albergo delle donne tristi.
Ho cercato l'insolito albergo e credo di averlo trovato , almeno ,mi piace pensare che sia questo .
E'una casa di legno pitturata di giallo e aggrappata ad un piccolo pendio si affaccia assolata sull'oceano.
Sono andato a sedermi in un muretto li' accanto e ho pensato che se Marcela ha scelto questo posto per raccontare storie di donne comuni accomunate tutte dalla tristezza e dalle cicatrici del disamore deve esserci una ragione . Ma rimane solo sua.
Il romanzo e' dedicato alle donne .
E donne sono le creature della mitologia dell'isola di Chiloè.
Pincoya è la splendida dea della fertilita'e prosperita' che danza seducente e nuda sulle acque dell'oceano.Al termine della danza se volge lo sguardo verso il mare il futuro portera' abbondanza e amore , se invece guarda verso terra saranno guai.Poi c'è Caleuche . E' una nave fantasma piena di streghe che va sopra e sotto l'acqua ,le streghe vanno incontro agli uomini cattivi e dopo averli resi folli scompaiono nelle onde .
Racconterò un'altro giorno di quest'isola .

6 commenti:

  1. Caro Tito,
    credo che metterò quest'opera tra i libri che leggerò...
    Mi hai stuzzicato la curiosità.
    Un abbraccio
    Francesca

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  2. Come mai hai messo la moderazione? Hai avuto dei problemi?
    Anch'io l'avevo messa per un certo periodo perchè mi arrivavano messaggi impropri, indesiderati e assolutamente fuori luogo (per non dire altro!!!). Da un po' di tempo va tutto bene e non è più stato necessario!!!
    Spero non sia successo niente di spiacevole.
    Un abbraccio
    Francesca

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  3. Trovo molto divertente l'idea che gli uomini perdano il senso della ragione, o quantomeno del loro modo di ragione ! Il libro ritengo sia una visione poetica e realistica della vita femminile, la scena un luogo simbolico accomuna le esperienze in maniera globale, del ritrovare le proprie radici e la fiducia in se stesse, malgrado tutto e malgrado percorsi comuni, un po' provati, dei sentimenti.
    Come sempre, sei di grande stimolo ai nostri pensieri!
    Frances

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  4. Comincio stasera a leggere il libro... Ti farò sapere!!!
    Un abbraccio forte forte
    Francesca

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  5. Ciao... io vorrei fare un viaggio da sola in un posto per donne descritte nel libro... potresti indicarmi il luogo?
    Sara

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  6. Uno dei libri che amo di più al mondo..inoltre hai realizzato uno dei miei più grandi desideri che spero al piu presto di realizzare anche io!

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